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Sito informativo del dr. M.
Forzanini
Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare
L’INSUFFICIENZA VENOSA
CRONICA DEGLI ARTI INFERIORI
A cura del
Dr. Mario Forzanini
Specialista
in Chirurgia Vascolare
quartiere Primo Maggio 183
25126 Brescia
- tel 030 – 3757707
DESCRIZIONE DELLA PATOLOGIA E CAUSE
Per Insufficienza Venosa Cronica (IVC) degli arti
inferiori si intende un corteo sintomatologico caratterizzato da un
difficoltoso ritorno venoso. Si calcola che circa il 30 % della popolazione
italiana femminile e il 15 % di quella maschile ne sia affetta in varia misura,
con disturbi che variano dal semplice edema delle gambe fino a quadri
complicati di disturbi trofici e ulcere.
L’IVC può essere suddivisa in due grandi capitoli a
seconda delle cause:
IVC ORGANICA
IVC FUNZIONALE
L’IVC ORGANICA è causata da vere e proprie patologie
delle vene ( varici, esiti di trombosi venosa, ecc.)
Le
varici si definiscono come dilatazioni permanenti della parete delle vene;
il numero di gravidanze, l’uso degli anticoncezionali orali, la ritenzione
idrica e il sovrappeso contribuiscono alla loro formazione.
La familiarità, il tipo di lavoro (commessa, fornaia,
parrucchiera…), la stipsi cronica sono altri fattori di base che ne favoriscono
l’insorgenza.
Anche una pregressa trombosi venosa delle vene
profonde favorisce la comparsa di varici con un meccanismo di compenso
emodinamico.
L’IVC FUNZIONALE è invece l’espressione di un
sovraccarico funzionale delle vene che, seppure normali, sono
chiamate ad un lavoro eccessivo (insufficienza di pompa surale da
alterazioni della postura, linfedema, ecc.).
Quando la postura e quindi la pompa muscolare sono
alterate (piede piatto o cavo, alterazioni posturali della schiena, ginocchia
ecc.) le vene sono obbligate ad un lavoro eccessivo che comporta una serie di
disturbi tipici dell’IVC, pur non avendo patologie venose.
Anche il linfedema
(alterazioni dei vasi linfatici) comporta un iperlavoro
delle vene, determinando IVC.
SINTOMATOLOGIA
In tutti i casi l’IVC comporta una serie di sintomi
che vanno dal semplice edema (gonfiore) fino ad alterazioni più severe che
comportano gravi disagi per il paziente: pesantezza delle gambe, crampi
specialmente notturni, senso di tensione, eczema da stasi, dolore serotino,
fino alla comparsa di vere e proprie complicanze quali le flebiti, le trombosi
o le ulcerazioni.
DIAGNOSI
La diagnosi dell’insufficienza venosa è essenzialmente
clinica. Gli edemi vanno distinti da altre cause, come per esempio renali,
cardiache o ematiche.
In molti casi è possibile fare una diagnosi precisa
con un esame innocuo, indolore e ripetibile che si chiama ecocolordoppler.
Con questo esame si valuta la morfologia e la funzione di quasi tutte le vene
degli arti inferiori
TERAPIA
La terapia dipende dalla causa. In caso di semplici varici, la loro
asportazione o sclerosi comporta una guarigione totale con scomparsa dei
sintomi.
Nei casi di problemi del circolo profondo vanno
invece prescritte calze elastiche.
I farmaci servono soprattutto a diminuire l’entità
dei disturbi, ma non sono in genere risolutivi della causa.
Se invece alla base dell’IVC sussiste un deficit
posturale o un linfedema, oltre alla calza elastica e
ai farmaci, va prescritto un plantare emodinamico flebologico che ha lo scopo di migliorare la pompa muscolare e quindi
l’edema.
COSA FARE
In caso di edema, pesantezza agli arti inferiori,
dolore alle gambe, soprattutto alla sera, tensione una visita specialistica è
generalmente sufficiente a fare la diagnosi corretta e ad impostare la terapia.
Un ecocolordoppler
può aiutare a discriminare i casi dubbi.
In ogni caso sono importanti alcuni consigli,
sempre validi:
1. Evitare nel limite del possibile di stare in
piedi fermi per lunghi periodi di tempo. Quando obbligati per lavoro (commesse,fornai,parrucchiere…) alzarsi di frequente sulle punte dei
piedi: questo esercizio stimola la pompa muscolare del polpaccio, spingendo in
alto il sangue.
2. Intervallare passeggiate di media durata a
periodi in cui sta seduti o in piedi.Per
passeggiate non si intendono due passi all’interno del locale dove ci si trova,
ma almeno cinque minuti di cammino ininterrotto.
3. Camminare il più a lungo possibile; perché non
parcheggiare
4. Dormire con gli arti inferiori sollevati di
circa
5. Evitare forme di calore diretto sulle gambe
(stufe,radiatori,bagni eccessivamente caldi); il calore dilata e pertanto
aumenta la stasi venosa
6. Il sole non è controindicato ! Basta prenderlo
avendo cura di bagnarsi frequentemente le gambe. Non è il sole che fa male, ma
il calore che ad esso si associa.
7. Usare scarpe comode, con tacco di 2-
8. Correggere la deambulazione :
se avete malformazioni dei piedi (piattismo,alluce
valgo, scoliosi, cellulite…) correggete la postura e la deambulazione con l’ausilio
di un plantare, che
svolge benefiche azioni sulla pompa muscolare
9. Evitare sport che aumentano la pressione addominale
(sollevamento pesi per es.) e sport che facciano continuamente saltare la
colonna di sangue sulle valvole (jogging,tennis,squash). A questi preferite
sport morbidi e isotonici (camminare,nuotare)
10. La bicicletta non è vietata, ma parzialmente controindicata
perché il sangue incontra angolature al ginocchio che non facilitano il
deflusso del sangue. Inoltre tende a stimolare la coscia e poco il polpaccio.
11. Evitare la stitichezza, che rende difficile il
deflusso venoso a livello addominale
12. Evitare l’eccesso di fumo e di caffè che
svolgono azione vasocostrittrice sulle arterie, specie quelle più piccole, e quindi non favoriscono la circolazione
COSA NON FARE
Bisogna evitare di fare autodiagnosi e autoprescrizioni. Soprattutto non bisogna avere paura di
trattare le cause, visto che oggi disponiamo di presidi terapeutici poco
rischiosi e molto efficaci. Una semplice visita angiologia è indispensabile.
ESAMI NECESSARI
Ecocolordoppler venoso arti inferiori
Dopo prescrizione specialistica è possibile
accedere ad esami più approfonditi, qualora necessario.
PER APPUNTAMENTI :
BRESCIA: STUDIO PROFESSIONALE DR. M. FORZANINI – QUARTIERE PRIMO MAGGIO 183 – BRESCIA – TEL. : 030-3757707
DARFO B.T. (BS): POLIAMBULATORIO S.
FAUSTINO - TEL. : 0364-535820
PALAZZOLO S/O (BS):
POLIAMBULATORIO S. ALESSANDRO – TEL.: 030-7300861
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